Tratto dal Libro: Sono rinata. Testimonianza di salvezza di Mariangela Calcagno, 2018 - Dr. Giulia De Iaco
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Tratto dal Libro: Sono rinata. Testimonianza di salvezza di Mariangela Calcagno, 2018

27 Mar Tratto dal Libro: Sono rinata. Testimonianza di salvezza di Mariangela Calcagno, 2018

-“Perché sei qui?”

  • “Per dimagrire”
  • “Angela, hai sbagliato posto, io posso solo insegnarti a mangiare bene, a prenderti cura di te”.

Iniziò così il percorso nutrizionale di Angela.
Feuerbach diceva: “Noi siamo quello che mangiamo” e proprio il cibo è un aspetto fondamentale della
nostra vita: non possiamo accantonarlo o far finta che non sia così importante.
Fin dal concepimento, con l’alimentazione della mamma, si costruiscono le basi del nostro organismo,
anche, si è visto, e soprattutto, grazie all’alimentazione. Ormai la scienza parla chiaramente.
Eppure, a volte, scegliamo di risparmiare proprio sul cibo, anche se questo va poi a discapito della qualità e
della nostra salute, che è il bene più prezioso. Perché?
Perché il cibo di scarsa qualità, ricco in zuccheri e grassi, è anche più buono e palatabile. Il potere saziante è
quasi assente e quindi ne vogliamo ancora e ancora…E non pensiamo che poi, a lungo andare, a rimetterci
siamo noi, la nostra salute e di conseguenza anche il nostro portafogli: siamo sempre più sovrappeso e
aumentano esponenzialmente diabete, malattie cardiovascolari, tumori… con tutti i costi sanitari che ne
derivano.
Abbiamo realmente risparmiato?
Io tengo tantissimo alla qualità del cibo: un cibo di qualità è anche più saziante, ricco in fibre, vitamine,
minerali…insomma, più nutriente e, di conseguenza, non abbiamo bisogno di consumarne grandi quantità.
Abbiamo la possibilità di scegliere cosa mangiare, ma la parola d’ordine resta sempre “consapevolezza”.
Quando vedo un paziente per la prima volta cito sempre questa frase: “a tavola è già tardi, il percorso
nutrizionale inizia al supermercato”. Ed è infatti attraverso una scelta consapevole di quello che
compriamo, la capacità di scegliere il giusto prodotto, leggendo l’etichetta nutrizionale (non è così
complicato come sembra!), che possiamo davvero fare un salto di qualità.
Non credo nelle diete a breve termine, che si fanno per due-tre mesi e poi si continua a mangiare come
prima. Neanche nelle diete con il solo scopo di perdere peso, che possono portare ad una ossessione sul
corpo, aprendo spesso una deriva verso i Disturbi del Comportamento Alimentare, come anoressia e
bulimia.
Dieta deriva dal greco δίαιτα, dìaita, “stile di vita”: si tratta di un vero e proprio percorso di cambiamento, a
lungo termine, delle proprie abitudini alimentari, che possiamo trasmettere ai nostri genitori, ai nostri figli,
ai nostri amici. Solo così possiamo davvero vincere.
Nulla è vietato: il cornetto, il dolcetto, la pizza. Tutto è permesso, purchè ogni gesto, ogni scelta, ogni
azione sia fatta sempre con consapevolezza e cognizione di causa. E’ questo l’approccio vincente, che può
davvero portare ad un cambiamento duraturo e a stare bene, mente e corpo.
Certo, la parte difficile è sempre iniziare. Se fosse stato semplice io non avrei fatto questo lavoro e la gente
non sarebbe venuta da me. Nessuno ci regala niente, dobbiamo tirarci su le maniche e cominciare. Non
esiste dieta miracolosa o, peggio ancora, pasticche miracolose. Non esistono le “diete fai da te”, in cui
togliamo pane e pasta. Fosse così semplice, non avrei studiato tutti questi anni (e non continuerei a
studiare ancora…)! Anzi, sono proprio questi i comportamenti da evitare, poiché il corpo, in assenza di

carboidrati complessi, per ottenere energia utilizza la massa magra, il muscolo. Per cui, anziché dimagrire
(che per me significa perdere massa grassa), deperiamo!
Rimboccarsi le maniche, alzarsi dal divano e muoversi! Anche questo fa parte di un corretto stile di vita.
Non esiste alcuna alimentazione che non vada di pari passi con il movimento. Alimentazione ed attività
fisica dovrebbero sempre andare a braccetto.
Non chiedo né pretendo, da un giorno all’altro, di cambiare completamente lo stile di vita. Chiedo, però,
impegno e gradualità. Si inizia a fare le scale, anziché prendere l’ascensore, a parcheggiare la macchina un
po’ più lontano, a stare il meno possibile sdraiati/seduti sul divano (soprattutto dopo che siamo stati tutti il
giorno seduti su di una scrivania!) e poi, piano piano, iniziare. Scegliere uno sport/attività fisica che ci
piaccia e ci faccia star bene potrebbe essere il primo passo. Ricordiamoci che muoversi fa produrre
serotonina, il neurotrasmettitore della felicità. Lo sapete che l’attività fisica è il miglior antidepressivo che
esista?
Quando iniziare? Se c’è motivazione non ha senso iniziare “la dieta” da lunedì, si può iniziare subito, anche
di sabato o di domenica.
Dieta come prendersi cura di se stessi, amarsi, ascoltarsi, senza sentirsi al patibolo o in punizione. Dieta non
come privazione, ma come valore aggiunto per il nostro corpo e per la nostra mente, che sono l’uno
indispensabile per l’altro.
Noi siamo quello che mangiamo ed il cibo è la nostra medicina.



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